Giardini d’Infanzia
Umorismo e giocondità traboccano da un’orchestrazione dinamica di confessioni, ricordi, racconti e canti originali in dialetto e in lingua italiana, che rivela l’infanzia non come spazio di tempo circoscritto e relegato al passato ma come manifestazione straordinaria in momenti specifici delle nostre vite quotidiane.
Il Giardino d’Infanzia coltiva ciascun frutto fin dal suo primo germoglio. Ma quanto a lungo restano genuini i frutti dell’infanzia?
Esiste un luogo magico, un Eden lontano, mitico e incorrotto, dove lə bambinə si rifugiano per crescere. È un luogo accogliente, fatto per giocare, ridere, litigare, farsi male, imparare a conoscersi. Eppure, lə bambinə non soltanto crescono, ma vengono cresciutə dal luogo: è l’insieme delle storie, dei racconti e dei canti delle loro origini a porre le fondamenta dellə adultə che saranno.
Attorə come bambinə che giocano, che si danno delle regole per giocare, che infrangono le regole per creare nuovi giochi. Siamo stati in grado di trasformare il nostro mondo in quello che sognavamo da bambinə? Oppure quei sogni, i nostri giardini d’infanzia, sono destinati a scomparire?
ideazione e scrittura Hospites Teatro
regia e coordinamento drammaturgico Eduardo Landim
canzoni originali Hospites Teatro
disegno luci Raphael Janeiro
costumi Astrid Giuni Strambi
composizioni floreali Giuseppina Peretti
in scena Laura Astarita, Leonardo Balestra, Federica Benini, Chiara Comis e Roberto Giani
produzione Hospites Teatro
con il contributo del Comune di Bologna